lunedì 16 dicembre 2013

Diritto alla scelta, autodeterminazione per tutte le donne.

Dipende Da noi Donne inaugura a Palermo la campagna: “Diritto alla scelta, autodeterminazione per tutte le donne”. Uniamoci contro la violenza sulle donne. Con Martina Caselli del Coordinamento nazionale Dipende Da noi Donne (ri)partiamo: Venerdì 20 Dicembre h. 16.30 presso "LA BOTTEGA DEI SAPORI E DEI SAPERI DELLA LEGALITÀ" di Libera Piazza Politeama Castelnuovo 13 “Dobbiamo essere noi, ciascuna in prima persona, a volgere lo sguardo verso le altre donne e unirci affinché nessuna sia lasciata sola ” Per informazioni 3386132735 Collettivo Sorellanza e Libertà

lunedì 10 giugno 2013

Primo incontro di sorellanza

1° INCONTRO DI SORELLANZA "La vita di noi donne da difendere, la vita da reinventare" Quattro giorni di condivisione fra donne di diverse provenienze, origini ed età, per dialogare, conoscersi e vivere la sorellanza. Quattro giorni per interrogarci assieme sulla vita che vogliamo migliorare. Quattro giorni per ragionare su come intessere relazioni di solidarietà benefica fra donne e difenderci dalle offese maschiliste, dal patriarcato e dalla sua violenza. Conosceremo le nostre diverse esperienze di impegno, dall´Argentina all´Italia passando per la Spagna. Ogni giorno svolgeremo insieme un dialogo su un tema, mentre il resto della giornata potremo scegliere fra momenti di lettura, incontro con autrici, film, passeggiate... Ci accoglierà la splendida "Casa al Dono" nel bosco di Vallombrosa (FI), un luogo ideale per rilassarci e liberare insieme l'immaginazione di un presente e di un futuro da reinventare. Programma: 1 agosto: Arrivi e aperitivo di benvenute. 2 agosto: Genere primo. Dialogo con Sara Morace, autrice con Dario Renzi de L’origine femminile dell’umanità, Prospettiva edizioni 2012, e tra le principali ispiratrici della Corrente di pensiero Utopia socialista. Serata musicale: Daniela Nossa interpreta cantautrici pop rock. 3 agosto: Sorellanza e libertà. Dialogo a più voci. 4 agosto: Affermare e difendere la vita, il nostro impegno contro la violenza patriarcale. Confronto tra esperienze. Festa di saluto nella corte della Casa. Si svolgeranno inoltre incontri con: Círculos de Amigas Feministas di Buenos Aires “Comenzando a construir hermandad entre mujeres en la Argentina”; Ivana Trevisani autrice con Leila Ben Salah di Ferite di parole, le donne arabe in rivoluzione, Poiesis editrice 2013; Luciana Tufani direttora della rivista Leggere Donna; altri ancora sono in programma. Prime realtà promotrici: Coordinamento Dipende Da noi Donne (Ita) Circulo de Amigas Feministas (Buenos Aires) Colectivo Feminista revolucionario (Madrid) Collettivo sorellanza e libertà Maripose (Genova) Collettivo sorellanza e libertà (Palermo) Colectivo Feminista revolucionario y libertario (Barcelona) Per informazioni e prenotazioni in Italia: dipendedanoidonne@libero.it Qui trovi il volantino in italiano e Qui il volantino in spagnolo in entrambi trovi maggiori informazioni su possibilità di pernottamento e costi, oltre ai contatti telefonici e le indicazioni su come arrivare. Scarica la scheda di iscrizione.

martedì 21 maggio 2013

#TiSaluto

In Italia l'insulto sessista è pratica comune e diffusa. Dalle battute private agli sfottò pubblici, il sessismo si annida in modo più o meno esplicito in innumerevoli conversazioni. Spesso abbiamo subito commenti misogini, dalle considerazioni sul nostro aspetto fisico allo scopo di intimidirci e di ricondurci alla condizione di oggetto, al violento rifiuto di ogni manifestazione di soggettività e di autonomia di giudizio. In Italia l'insulto sessista è pratica comune perché è socialmente accettato e amplificato dai media, che all'umiliazione delle persone, soprattutto delle donne, ci hanno abituato da tempo. Ma il sessismo è una forma di discriminazione e come tale va combattuto. A gennaio di quest'anno il calciatore Kevin Prince Boateng, fischiato e insultato da cori razzisti, ha lasciato il campo. E i suoi compagni hanno fatto altrettanto. Mario Balotelli minaccia di fare la stessa cosa. L'abbandono in massa del campo è un gesto forte. Significa: a queste regole del gioco, noi non ci stiamo. Senza rispetto, noi non ci stiamo. L'abbandono in massa consapevole può diventare una forma di attivismo che toglie potere ai violenti, isolandoli. Pensate se di fronte a una battuta sessista tutte le donne e gli uomini di buona volontà si alzassero abbandonando programmi, trasmissioni tv o semplici conversazioni. Pensate se donne e uomini di buona volontà non partecipassero a convegni, iniziative e trasmissioni che prevedono solo relatori uomini, o quasi (le occasioni sono quotidiane). Pensate se in Rete abbandonassero il dialogo, usando due semplici parole: #tisaluto. Sarebbe un modo pubblico per dire: noi non ci stiamo. O rispettate le donne o noi, a queste regole del gioco, non ci stiamo. Se è dai piccoli gesti che si comincia a costruire una società civile, proviamo a farne uno molto semplice. Andiamocene. E diciamo #tisaluto. Questo post è pubblicato da Giorgia Vezzoli e in contemporanea anche da altre/i blogger: Marina Terragni, Loredana Lipperini, Lorella Zanardo, Giovanna Cosenza, Sabrina Ancarola, Mammamsterdam, Zeroviolenzadonne, Un altro genere di comunicazione, Ipazia è(v)viva, La donna obsoleta, Laboratorio Donnae, Sud De-Genere,Coppette amore e..., Politica Femminile, Caso mai, Zauberei, Cosmic Mummy, in genere, the new Brix Blog,Mammaeconomia E nella versione maschile da Lorenzo Gasparrini. Se ti va, fallo anche tu!